Gondole e Venezia sono due parole che si richiamano a vicenda. Quante gondole si vedono ogni giorno a Venezia? Centinaia. Queste sono ancora oggi prodotte totalmente in maniera artigianale, come una volta; purtroppo qualcosa sta minando gli antichi mestieri. Proprio per questo è nata l’associazione El Fèlze, di cui abbiamo parlato con il suo presidente Saverio Pastore.

El Felzé: per la salvaguardia e promozione della costruzione delle gondole a Venezia

Gondola con il felze al museo Ca` Rezzonico
Il signor Saverio, presidente dell’associazione El Fèlze, ci racconta:
“El Fèlze è nata nel 2002 dalla voglia di trovarsi a livello di filiera (della gondola), ma soprattutto ritrovarsi sotto il simbolico felze, per contarsi e raccontarsi. Purtroppo sono sempre meno gli artigiani che fanno questo mestiere, per questo c’è bisogno che i pochi rimasti non si perdano e rimangano compatti.”
Il fèlze altro non è che la cabina che veniva montata su tutte le gondole, composta da legno finemente intagliato ed intarsi in metallo, è uno degli oggetti che maggiormente caratterizza la gondola, consentiva di trovare riparo nelle giornate fredde oppure intimità per gli incontri amorosi.
La porticina d’ingresso consentiva ai passeggeri di ripararsi sotto la cabina con volta a botte, mentre dall’interno era possibile scorgere quanto accade fuori attraverso le due finestrelle presenti sui lati. Parliamo al passato perché per meri motivi di funzionalità della navigazione odierna il felze non viene più utilizzato sulle gondole.
Se volete vedere con i vostri occhi il felze rimasto – potrete recarvi al Padiglione delle Navi del Museo Storico Navale oppure al museo del ‘700 veneziano Ca’ Rezzonico. Una delle gondole più preziose e antiche al mondo completa di felze si trova anche negli Stati Uniti al “Museo della Marineria” a Newport in Virginia.
La Mission de El Fèlze
L’obiettivo dell’associazione appare chiaro sin da subito e può essere sintetizzato in due verbi: proteggere e tramandare. Proteggere tutti quei mestieri dei maestri che danno vita alle magnifiche gondole e tramandare queste arti ai posteri, a giovani volenterosi che vogliano imparare questi mestieri e portare avanti la storia di uno dei simboli di Venezia.
I nuovi metodi di produzione, la crescente motorizzazione ed il progressivo spopolamento della città sono condizioni contro cui El Felze cerca di lottare, ma la situazione non è delle migliori poiché molti artigiani storici sono scomparsi o si sono ritirati. Per questo motivo l’associazione ha deciso di raccontare e raccontarsi attraverso incontri con la cittadinanza, ad esempio studenti di Venezia e gruppi di persone interessate alla storia della gondola.


I mestieri coinvolti nella costruzione della gondola
Saverio ci racconta che dietro alla produzione di una tipica gondola di colore nero ci sono circa 500 ore di lavoro, ripartito fra un vario numero di artigiani.
- Gli Squerarióli (da squero, cioè il cantiere navale per imbarcazioni di piccole dimensioni, anche con il fondo piatto) lavorano il legno e creano lo scafo ed il corpo dell’imbarcazione.
- I Remèri ricavano dal legno remi e forcole.
- Gli Intagiadóri (intagliatori), come suggerisce il nome, intagliano il legno.
- I Fondidóri (fonditori) ricavano i pezzi di ottone, come ad esempio i cavalli di decorazione.
- I Battiloro e Indoradóri (doratori) si occupano delle finiture in oro.
- I Tappessieri (tappezzieri) decorano gli interni della gondola e ne rifiniscono le imbottiture.
- I Fravi (fabbri) forgiano il ferro da prua.
- I Sartóri (sarti)creano l’abbigliamento indossato dai gondolieri;
- I Caleghèri (calzolai) danno vita alle scarpe dei gondolieri, nere, comodo ed antisdrucciolio;
- I Baretèri (berrettieri) creano i copricapi, sia estivi che invernali, indossati dai gondolieri.
El Felze: Venezia e le sue radici
Ogni volta che entra qualcuno nel suo laboratorio Saverio racconta la vera essenza di Venezia, le sue origini acquatiche di una città nata sull’acqua e, solo successivamente, collegata da ponti. Il presidente ci dice:
“Quello che stiamo tentando di fare è far diventare la gondola un patrimonio dell’umanità, spiegandone la storia, la lavorazione e l’importanza che le imbarcazioni a remi hanno avuto e hanno per Venezia, poiché in principio tutti si spostavano su uno scafo mosso da remi.”
Nello spirito de El Fèlze e del suo presidente Saverio è forte la volontà di tramandare questi mestieri, di far in modo che non si perdano, che il legame fra la città, l’acqua ed il legno delle imbarcazioni non venga mai meno nella mente di tutti.
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