Donne Venezia: un Tour Guidato tra Storia e Presente
Ci sono molti modi di fare turismo a Venezia. Uno innovativo ed estremamente interessante è quello di addentrarsi nel mondo delle donne. Ecco che nasce il tour delle donne a Venezia che si sviluppa nel centro storico della città. La nostra guida Manuel (sì è un uomo, ma fervente sostenitore del sesso femminile) vi accompagnerà per calli e campi poco battuti, estranei ai percorsi turistici eppure di grande fascino, alla scoperta di alcune grandi donne veneziane che con la loro vita hanno lasciato un segno indelebile nella storia.
PERCHÉ CI È PIACIUTA TANTO QUESTA ESPERIENZA??
- È un’occasione per conoscere delle splendide figure di donne caparbie e battagliere
- È importante ritagliarsi un momento di tempo per capire quanto la vita di donne del passato possa avere dei risvolti così attuali
- Permette di passare un pomeriggio in compagnia con un tour dal tema insolito e accattivante

Prezzo
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Tariffa a servizio
Disponibilità
Tour privato disponibile tutti i giorni su richiesta.
Durata
2 ore
Caratteristiche
- Ammessi i cani
- Sostenibile
Goldoni, Vivaldi, Casanova, uomini veneziani dal talento innegabile che hanno lasciato un segno nella storia e sono conosciuti a livello mondiale. Uomini. Ovunque si trovano libri e tour a loro dedicati e ci è sembrato assolutamente doveroso dar voce al lato femminile per un Turismo Venezia che faccia conoscere anche le figure di alcune donne veneziane. Vi accorgerete che queste non hanno niente da invidiare ai loro colleghi maschi e si sono distinte nella loro epoca sicuramente con molto molto sacrificio: Elena Lucrezia Cornaro la prima donna laureata al mondo, la nobildonna e imprenditrice Fiorenza Cappello, Bianca Cappello che coraggiosamente seguì l’amore e persino la prima transgender della storia moderna! Ecco che nasce il tour delle donne a Venezia che si sviluppa nel centro storico della città.
La nostra guida Manuel (sì è un uomo, ma fervente sostenitore del sesso femminile) vi accompagnerà per calli e campi poco battuti, estranei ai percorsi turistici eppure di grande fascino, alla scoperta di alcune grandi donne veneziane che con la loro vita hanno lasciato un segno indelebile nella storia. Scrittrici, pensatrici, imprenditrici, studiose, salottiere, musiciste, donne di potere, donne vissute nell’epoca sbagliata, tutte orgogliose e battagliere, alla ricerca delle pari opportunità nelle società del tempo.
Tutte assieme ci narrano una storia di Venezia che sorprende ancora oggi per i suoi risvolti straordinariamente moderni.
Tour delle grandi donne Veneziane
Il nostro tour inizia da Campo San Polo in direzione di campiello Albrizzi. La storia del palazzo omonimo è legata all’ultimo matrimonio di Elisabetta Teotochi e avremo modo di scoprire il ruolo culturale e politico dei salotti sette-ottocenteschi veneziani. Nei paraggi si trova anche la casa di Bianca Cappello, fuggita da Venezia per amore e poi divenuta granduchessa di Toscana. Giunti a Rialto faremo la conoscenza di una figura tragica e ambigua, protagonista di un processo trecentesco (si sentiva ed era considerata da tutti una donna, ma per lo Stato non lo era). Camminando lungo Riva del Ferro e del Carbon arriveremo alla casa natale di Elena Lucrezia Cornaro, prima donna laureata al mondo e capiremo quello che fu veramente il ruolo delle donne nelle accademie letterarie del ‘600. Proseguendo verso Campo San Samuel, incroceremo la calle dove nacque Elisabetta Caminer, prima giornalista donna della storia e siamo alla fine del ‘700! Lì faremo la conoscenza anche di un’altra Cappello: Fiorenza. Nobildonna e imprenditrice di fine del ‘500, la cui morte fu causa di un grave scandalo per la Serenissima. Concluderemo il tour in campo Santo Stefano.
Donne Venezia: quelle che volevano ed hanno cambiato il mondo
Molte sono le figure storiche di donne veneziane che si sono affermate nel loro tempo, certo i nobili natali le hanno aiutate ma è stata l’intelligenza e la tenacia che ha permesso loro di distinguersi.
Le conosceremo approfonditamente durante la nostra visita guidata. Ecco qualche accenno:
- Elena Lucrezia Cornaro la prima donna laureata del mondo
- Elisabetta Caminer sagace giornalista e opinionista dei suoi tempi
- Rosalba Carriera ritrattista e musicista di straordinario talento artistico
1. Elena Lucrezia Cornaro la prima donna laureata del mondo
Forse non tutti sanno che la prima donna laureata al mondo è stata proprio una patrizia veneziana: Elena Lucrezia Corner Piscopia dottoressa in filosofia all’università di Padova. Pioniera del diritto femminile all’istruzione accademica, fin dall’età di 7 anni dimostrò di essere brillante e curiosa.
Studiò filosofia, greco, latino, ebraico, aramaico, spagnolo, matematica, astronomia, musica e teologia.
Incontrò, come prevedibile, vari ostacoli quando il cardinale Gregorio Barbarigo si oppose duramente ai suoi studi, in quanto riteneva uno sproposito che una donna potesse diventare dottore.
E infatti a 32 anni quando ottenne finalmente la laurea fu solo in filosofia, non in teologia e non poté nemmeno, in quanto donna, esercitare l’insegnamento nonostante le straordinarie abilità retoriche e logiche di cui era dotata.
2. Elisabetta Caminer sagace giornalista e opinionista dei suoi tempi
Sarebbe stato interessante scambiare qualche opinione sulla società del tempo nel salotto di Elisabetta Caminer, prima giornalista donna della storia che divenne direttrice di un periodico distribuito in tutta Europa.
Fiera e polemica, estroversa, dotata di brillante intelligenza e sagace conversatrice. Elisabetta, figlia d’arte, seppe essere protagonista del dibattito culturale e ideologico del suo tempo, quando ancora per una donna, era impensabile, bizzarro e fonte di scandalo svolgere l’attività giornalistica, essendo questa una prerogativa maschile.
3. Rosalba Carriera ritrattista e musicista di straordinario talento artistico
Che dire poi di Rosalba Carriera, ritrattista di fine seicento e grande musicista, richiesta da tutte le casate regnanti dell’epoca? Fu lei ad eseguire il primo ritratto di Luigi XV bambino e tutt’oggi alle Gallerie dell’Accademia di Venezia si può ancora ammirare una parte dei suoi dipinti.
4. Rolandina Roncaglia la prima donna transgender dell’epoca moderna
Un ultimo accenno ad una figura la cui drammatica storia non ha nemmeno una parvenza di lieto fine: Rolandina Roncaglia.
Al giorno d’oggi la società fa ancora fatica ad accettare chi è transgender, immaginiamoci nel 1300… Rolandina era gentile, aggraziata e di umili origini, di giorno vendeva le uova mentre la notte per sopravvivere faceva la prostituta, il suo corpo aveva le fattezze di una donna, ma in realtà lei non lo era. È troppo da accettare e Rolandina viene condannata a morte, sul rogo eretto per lei il 28 marzo 1354. La sentenza la condanna non tanto perché si fosse macchiata di prostituzione, ma per quello che era, per essere stata se stessa.
Festa della donna venezia
Vi siete mai chiesti cosa ha portato alla scelta proprio dell’8 marzo, come giorno dedicato alle donne?
Avrete sentito parlare di una leggenda molto celebre riguardante un rogo avvenuto in una fabbrica di New York, la Cotton, dove persero la vita 140 lavoratori per lo più donne.
In realtà si tratta solo di una leggenda, la festa della donna non è stata istituita in memoria delle operaie morte e, nei primi tempi, questa iniziativa si legava molto alla sfera politica.
La Giornata Internazionale della Donna nacque infatti ufficialmente nel 1909 negli Stati Uniti ed è collegata al diritto di voto delle donne a cui si unirono altre rivendicazioni tra cui l’equità dei salari e la parità dei sessi.
Successivamente furono Germania, Austria, Danimarca e Svizzera le prime nazioni europee a celebrare la Giornata della Donna. Diritto di voto, possibilità di esercitare le pubbliche funzioni, eliminazione delle discriminazioni, salari equi, furono i temi principali del dibattito al quale parteciparono più di un milione di persone tra uomini e donne.
La Giornata Internazionale della Donna, è un’occasione per riconoscere le conquiste femminili sul piano dei diritti, dell’economia e della politica, ricordare le pioniere del movimento che ci hanno permesso di godere della libertà odierna (ahimè non ovunque) e per riflettere sulle discriminazioni e sulle violenze che purtroppo, ancora oggi, colpiscono le donne in ogni parte del mondo.
L’Italia iniziò a celebrare la Festa della donna nel 1922 e fu scelta la mimosa, un fiore semplice e profumato che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo per omaggiare le donne.
Il colore giallo di questa pianta esprime forza e gioia, caratteristiche che sicuramente hanno dovuto avere le migliaia di donne che si sono battute per l’uguaglianza sessuale nel corso dei secoli.
Oltre che per un tour privato che puoi richiedere quando vuoi, abbiamo messo a calendario questo tour per l’8 marzo, un bel modo per festeggiare proprio il giorno della festa della donna! Ovviamente è aperto sia a donne che uomini. Nessuna discriminazione da parte nostra! E’ insieme che si ha la possibilità di creare un mondo più paritario.
Se sei interessato a questo tour, contattaci e potremo creare una nuova data.
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