
Francesca Callegari

Ex cafoscarina laureta in Filologia Latina e Linguistica Storica, ho iniziato la mia esperienza professionale come responsabile organizzativa per un’orchestra locale. Per la stessa ho inoltre curato per tre anni lo sviluppo del Museo della Musica di Venezia e di un progetto culturale di un più ampio respiro legato a una piccola rete di musei e istituzioni veneziane. In questi anni ho assistito alla tendenza del turismo a Venezia; un turismo sempre più rapace, disinformato, distaccato dalla reale conoscenza della città, chiuso in percorsi dedicati e stupito della presenza di abitanti in isola. Per Venezia, forse, lo sviluppo dei nuovi mezzi di comunicazione e la diffusione di Internet ha parimenti funzionato da ponte quanto da barriera per quelle realtà artigianali più piccole che da sole non riuscivano a provvedere a mostrarsi in rete. Il turismo sta procedendo verso la standardizzazione dei tragitti e delle “cose” da vedere, muta verso la perdita della filosofia per cui ci si dovrebbe mettere in viaggio: conoscere nuove realtà, nuovi mondi, nuove persone e nuove culture e tradizioni. E per Venezia ciò sembra significare anche l’esser considerata poco più di un parco divertimenti ricostruito à l’americain.
Ogni giorno, scontrandomi con la difficoltà di dimostrare al pubblico internazionale quanto Venezia non sia solo piazza San Marco, gondole e coriandoli, ho cercato di mostrare quanto questa città sia unica, quanto l’arte e la storia siano distribuite, senza esclusione di quartiere, ovunque in tutta l’isola, quanto magnifica fosse la terraferma veneziana. Nel mentre concretizzavo queste riflessioni, ho conosciuto il progetto ViVoVenetia: accanto a me stava nascendo una realtà nuova e lungimirante con l’obiettivo di smacchiare Venezia dalla sua reputazione negativa e di presentare al mondo un nuovo modello di turismo sostenibile, responsabile ed esperienziale più vicino alle tradizioni e alle eccellenze artigianali. Vi era la possibilità di non limitarmi ad esser spettatrice, ma di esser uno degli interlocutori e protagonisti del risollevarsi della mia città.
Questa possibilità era accaduta a me e non potevo perderla. Nell’entrare in azione, mi è stato affidato il compito di formare la rete fra gli artigiani, artisti e tutte le realtà imprenditoriali e creative del territorio, di conoscerli, di parlare coloro, di legarli alle istituzioni e promuoverli per la loro autenticità. Se ancora ciò non fosse bastato a coinvolgermi in VivoVenetia, conoscere il team che si stava formando non mi ha lasciato altri dubbi: giovani e motivati, sinceri, instancabili ottimisti, intraprendenti avevano ricreato un clima collaborativo, stimolante e sereno. Ora per me Vivo Venetia non è solo un progetto, ma una filosofia che condividono con tutta la sua rete dei suoi Partners, una famiglia destinata sempre più ad allargarsi

Noi di VivoVenetia
Siamo un team di persone curiose ed entusiaste,che crede fortemente nel progetto VivoVenetia e si muove attivamente per la sua realizzazione. Il nostro staff coordina una vasta rete di collaboratori, impegnati nel portale on-line e nello sviluppo della rete fisica VivoVenetia in Italia e nel mondo. Siamo attivi nella selezione dei migliori fornitori di servizi nel territorio Veneto tra quelli che desiderano sposare il nostro progetto e condividere i nostri valori. A questi offriamo tutti i nostri servizi e l’assistenza di cui necessitano per operare al meglio nella rete VivoVenetia.